Attentato di Mulhouse: François Bayrou assicura che il sospettato è stato presentato "14 volte alle autorità algerine"

Aumentano le tensioni politiche tra Francia e Algeria. Sebbene le relazioni tra i due Paesi siano storicamente difficili e siano particolarmente tumultuose da diversi mesi, un uomo nato in Algeria e sottoposto all'OQTF è oggi il principale sospettato dell'attentato mortale perpetrato a Mulhouse sabato 22 febbraio.

Le autorità francesi dichiararono poi che il presunto assassino era stato presentato dieci volte ad Algeri, che lo aveva sempre respinto. Una situazione che François Bayrou aveva già definito "inaccettabile" lunedì 24 febbraio.

E questo mercoledì mattina, 26 febbraio, all'alba del consiglio interministeriale sull'immigrazione in cui verrà discussa la questione dell'Algeria, il Primo Ministro spiega che queste cifre sono state riviste al rialzo.

"L'individuo che ha ucciso a Mulhouse era stato presentato 14 volte alle autorità algerine, queste sono le cifre che mi ha fornito il Ministero dell'Interno. E 14 volte, le autorità algerine hanno detto di no."

"Per me questo è semplicemente inaccettabile", aggiunge.

François Bayrou ha assicurato che il governo interverrà dopo questa riunione sull'immigrazione per spiegare nel dettaglio quanto discusso e pensato.

Secondo Bruno Retailleau, il presunto aggressore dell'attacco di Mulhouse sarebbe arrivato illegalmente in Francia nel 2014. Dopo essere stato condannato a sei mesi di carcere per apologia del terrorismo, l'uomo è stato rilasciato dopo quattro mesi e mezzo di detenzione. Fu poi rinchiuso in un centro di detenzione amministrativa (CRA) per tre mesi, durante i quali la Francia cercò di deportarlo in Algeria.

Fu quindi posto agli arresti domiciliari a Mulhouse e dovette presentarsi alla stazione di polizia. Sabato scorso l'uomo si è presentato alla stazione di polizia ma si è rifiutato di firmare. Fu dopo questa visita alla stazione di polizia che commise l' aggressione con il coltello .